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"Ghosts, fantasmi" Giovanna Buonanno
per ascoltare il racconto...


Spettri, spiriti, ghost, poltergeist (presenze), segugi spettrali, klopgeist (spiriti che percuotono), ectoplasmi  (di natura vischiosa o gelatinosa), zombie… Fantasma è detta “ogni presenza soprannaturale di cui non si riesca a trovare una spiegazione” e di cui si ha traccia in ogni cultura e paese, oltre che in molteplici opere d’arte, sin da 5.000 anni fa. Una entità sfocata ed evanescente, una indefinita creatura invisibile di cui, in realtà, non si saprà mai cosa fosse/sia, spesso, taciturna come afferma una sua definizione allargata. Il fantasma nel suo significato storico, è lo spirito di un deceduto, perciò, un REDIVIVO che torna per spaventare le persone o per vendicarsi di un torto subito: un GHOSTWATCH che provoca NIGHTMARE. Ma può essere anche, una persona vivente che – proprio negli ultimi attimi della sua vita - appare all’improvviso ad un amico o ad una persona cara per metterli in guardia circa un avvenimento pericoloso che sta per investirli. Come si può vedere, nell’uno o nell’altro caso, si manifesta un reciproco desiderio di comunicazione: da un lato c’è chi vuole sapere, dall’altro chi vuole trasmettere. In questa atmosfera si crea “… una suggestione… una percezione assimilabile a una presenza, un’apparizione o una sensazione anomala” (L. Morton, p. 164) a cui si dà uno dei nomi citati. Nella maggioranza dei casi le apparizioni di fantasmi sono collegate ad un’architettura particolare e a vincoli familiari specialmente associati a situazioni di dolore. Ecco quindi, l’apparizione di fantasmi tra i, e in, ruderi di antichi castelli, chiese, magioni signorili e cimiteri e negli ambienti domestici più frequentati dove, talvolta, si verifica l’insorgenza di “punti freddi” (un’area della casa, inspiegabilmente più fredda), o dove si manifestano rumori, musica, odori e sensazione di essere toccati”(L. Morton, pag. 10). Che siano spiriti della casa, fantasmi eroici, anime intrappolate che appaiono in un forte clima di suspense - ovvero di trepidante attesa -  i fantasmi sono creature della notte tornate, per fare paura e guidate da sete di vendetta impegnate nel tentativo di trasferire la sofferenza che provano nella prigione delle loro solitudine anche a chi, preso di mira, diventa compagno della loro stessa prigionia.
Ma il cervello umano non tollera misteri. Perciò, nel tentativo di esorcizzare la paura è sempre impegnato in un duplice sforzo.  
Da un lato ricerca una causa reale del fenomeno, un significato o una motivazione di tanti stimoli casuali in persone suggestionabili ed essi stessi suggestivi. Dall’altro combatte le proprie paure con invenzioni singole e collettive: leggende locali, racconti, romanzi, film, feste periodiche, come quelle di Hallowen, di Los Días de los Muertos messicana, dei Fantasmi affamati, cinese…
Nel tentativo di afferrare una prova della loro presenza, ebbe notevole ruolo l’invenzione della fotografia che consentì la fissazione di ombre “più o meno” autentiche che ebbero grande successo anche nel campo della manipolazione (in tutti i sensi). Tali creazioni presero il nome di ORB e le ombre che apparivano nelle fotografie furono, addirittura, il segno degli Angeli che aleggiavano sulla zona.
Alla fine, poco o nulla di quanto di crudele o malvagio si racconti in questa presentazione si incontra nelle foto suggestive e delicate oggetto di questa mostra.
Esse, infatti, sono tutte, o quasi, avvicinabili proprio agli Orb che possiamo apprezzare nelle foto di Salvatore Attanasio.
In esse come in un parco degli orrori (in realtà un ambiente sicuro e controllato) gli unici spettri che possiamo trovare sono i fantasmi della nostra vita: quello della nostra infanzia coi suoi giochi e i suoi sogni che si stempera nella nostalgia delle cose perdute; fantasmi di pezzi di noi dimenticati, tralasciati, traditi come gli amori del tempo fuggito; l’unica shining (cioè, la capacità psichica di vedere tutti gli spiriti di un determinato luogo – come ad esempio nell’Overlook Hotel del film dal titolo omonimo -) può essere rappresentata dalle scale di ambizioni tradite; dalle loro fughe alla ricerca affannosa di nascondigli discreti, dalle porte dietro le quali si celano oggetti che ancora cerchiamo; dall’eleganza del tempo passato; dalla cucina coi suoi misteri composti di piaceri e veleni.

Giovanna Buonanno
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